venerdì 12 luglio 2013

L'arrivo a Barcellona


Barcellona
Monumento a Cristoforo Colombo Barcellona

Barcellona e le sue Gaudì-enti forme, nel larghi viali delle Ramblas che arrivano al porto ho deciso di dar vita a questa avventura. Questo perchè delle metropoli che più si avvicinano a come sono, senza lasciarmi senso di smarrimento alcuno una volta nel suo centro, Barcellona ha da sempre un ruolo di rilevanza.

Cammino di Santiago
La mia bici Lungo il porto a Barcellona


Nel dover decidere quindi da dove cominciare il mio viaggio ho volto subito lo sguardo alla capitale Catalana baciata dal mare, vuoi perchè il collegamento Pisa-Santander non esiste più, vuoi perchè mi piace dare un senso di continuità alle cose, ed è appunto a Barcellona che vivono Marcel e Jordi, due cari compagni di viaggio conosciuti nel viaggio dell'anno passato che mi hanno offerto ospitalità presso la loro casa.

Cammino di Santiago
Marcel e Jordi

 "Tutte le strade portano a Santiago" nella cattolica Spagna, il percorso può quindi essere raggiunto da qualsiasi città. Non è difficile incontrare le frecce gialle che ti indicano il cammino già molto lontano, così come i pellegrini a piedi provenienti da cammini del sud di Valencia o Madrid.

Cammino di Santiago
Ciclabile per Santiago

Con la Carte del pellegrino si ha accesso anche agli ostelli fuori dalla tratta del cammino, lungo questi percorsi, il più delle volte con il solito prezzo che varia dai cinque ai dieci euro si può scegliere anche l'alternativa con gli Alberghi Municipali che offrono un ottimo compromesso fra pulizia e prezzo.

Gestiti direttamente da gente del luogo, non proprietari ma dipendenti pubblici sono un ottimo punto di partenza per avere anche pareri disinteressati sul dove andare a mangiare e cosa vedere senza dover consultare le guide turistiche che rischiano di farvi precipitare nel limbo del commercio, nel Luna Park del business, con conseguenti esborsi di denari.

Cammino di Santiago
Ciclabili a Barcellona

In questa prima tappa posso comunque dirmi fortunato poichè i ragazzi si sono rivelati degli ottimi condottieri. Mi sono venuti a prendere all'aeroporto di Girona eliminandomi il problema del trasferimento verso il centro città che mi sarebbe costato comunque un paio di ore in autobus a sera inoltrata con conseguente , e sconsigliatissimo per via dei furti. arrivo alla stazione di Barcellona Sants in piena notte.

Cammino di Santiago
Trasferimento Aeroporto-Manrisa

Assieme siamo andati a Manrisa dove vivono da sempre, dall'alto di un bel colle che guarda Barcellona, circondato dal verde. Nel cuore della natura Catalana, ho riposato all'interno di un abitazione rurale, sentinella al centro di una riserva boschiva intatta, neanche sfiorata dall'intervento dell'uomo.
Nell'arrivarci alberi che ti abbracciano d'imbrovviso, fuori dalla sagoma stradale, nella penombra della notte, ti fanno subito sapere di essere in un posto speciale. Aria fine nel il silenzio tutto intorno.

Sul cammino di Santiago
In Direzione Manrisa

A casa loro ho trovato, oltre una bottiglia di vino e le immancabili salse piccanti, chorizo e affettati e non ultimo, l'affetto sincero di questi ragazzi semplici e onesti, felici di brindare assieme a me in onore di questa avventura, fino a tardi, ascoltare musica, brindare ancora e poi dormire, perchè il mattino è ora imminente, veglia su di noi, nascosto dalle stelle.

Cammino di Santiago
Alba

E' qui, adesso. Con me in terrazza che guardo l'oceano verde smeraldo dinanzi, immutato da millenni, se non per quella bandiera che svetta dal bosco. Una bandiera Catalana che garrisce il vento spuntando dal tetto del bosco, fatto di foglie che brillano dei riflessi dell'oro.

 Controllo la bussola, quel vento viene da Santiago mi indica la rotta. E' ora di partire..





giovedì 20 giugno 2013

Cammino di Santiago


Eccola, è qui... ora! La voglia di pedalare si fa viva con largo anticipo. La strada dinanzi come una chimera, l'ignoto dietro la curva che si perde all'orizzonte, una tentazione fatta di curiosità, famelica di vita.

Verso Santiago
On the Road
Oggi pomeriggio sto cercando di focalizzare il modo per raccontarvi il viaggio appena concluso da Zaragoza (Vicino Barcellona) a Santiago di Compostela (Gallizia ) e penso che sia giusto parlare un po della saetta di metallo che mi mette in moto ogni volta: la mia bicicletta.
Santiago de compostela
Santiago Cattedrale


Curati i graffi e le ferite di questa compagna di avventura non posso che ritenermi soddisfatto di come abbia superato le prove. Può certo preoccupare il fatto che dalle ultime tappe abbia cominciato a dargli del tu ed ha intavolare dei veri e propri ragionamenti. Ma questa è un altra storia!


Barcellona cammino di Santiago
La mia bici a Barcellona prima di ritornare a casa

Nefertiti, è una Mountain Bike da 29 pollici, che si è comportata in modo egregio, rapida sull'asfalto più o meno al pari di una bici da strada, ben stabile, precisa (sarei curioso ora di provarla con un paio pneumatici lisci) veloce sui tanti km di sterrato dove ha superato gli ostacoli con estrema facilità.
Ridotto contraccolpo in sella, e un buon baricentro rendono la pedalata un vero spasso. Unica nota dolente, forse proprio sullo sterrato è la poca aderenza delle grandi ruote in curva e i cambi di rapporto necessari per la ripartenza. Doverosi. In quanto la ruota più grande necessita di una spinta proporzionata che rischia di appesantire le ginocchia nel caso di soste ripetute, vuoi per gettare languidi sguardi alla meraviglia che vi circonda, vuoi per ascoltare il suono del vento che carezza i campi di grano.

Cammino di Santiago
Cammino di Santiago (Astorga/El Acebo)


Rispetto all'anno scorso, dove ho affrontato il cammino con una Mountain Bike da 26 pollici, ho percorso molti più km durando meno fatica. Pochi inconvenienti dovuti più che altro a qualche mia disattenzione nell'imballaggio per il viaggio aereo (a tal proposito vi consiglio di smontare del tutto la meccanica del cambio dietro) .

Adesso che faccio la somma dei danni vedo che c'è il cavo del freno rotto,corone da stringere, il cambio da regolare.. forse la catena da cambiare, e certo è che i copertoni non hanno più battistrada. Ma è solo lo scorrere della strada su di lei, sono i 600 km di sterrato, sassi, rocce, fango, niente più.. qualche graffio certo, che la rendono unica.

A lei quindi dedico la prima pagina di questo diario di viaggio prima di cominciare il racconto. Ringrazio chi vorrà seguire le avventure di un ciclista , del suo viaggio e di varie mete da raggiungere...sul cammino di Santiago!

Cammino di Santiago
Cammino di Santiago (Burgos/Boadillo del Camino)

Cammino di Santiago
La conchiglia simbolo del pellegrino che va a Santiago


venerdì 19 aprile 2013

Un albergo a misura di ciclista : "bicycle hotel amsterdam"!

Complice un inverno eccezionalmente lungo e noioso, caratterizzato da aspre dispute politiche, tensioni nazionali e fughe di Papi ( quest'ultime per altro ben poco rilevanti per questo ciclista di nome Bici Brunello) . Ho deciso nottetempo assieme ad un amico di recarmi nella bella Amsterdam, capitale dei Paesi Bassi, regno indiscusso della bicicletta.

amsterdam bicycle hotel
Amsterdam stazione

amsterdam bicycle hotel
Amsterdam 

Respirare le brezze marine e fermarsi sotto il cielo del nord come avevo già fatto in passato, è stata un effimera tentazione che mi ha portato ad acquistare il biglietto, grazie anche alle numerose offerte di compagnie aeree low cost che vi fanno rotta quotidianamente.

amsterdam bicycle hotel
In volo


Attraverso internet ho preso contatto con questa struttura alberghiera di cui avevo già sentito parlare ampiamente. Si tratta di un albergo a conduzione familiare, molto attento alle tematiche sull'ambiente e fuori dal casino del centro. Il "Bicycle Hotel".

amsterdam bicycle hotel
Bicycle Hotel Amsterdam

amsterdam bicycle hotel
Un sguardo esterno

amsterdam bicycle hotel


amsterdam bicycle hotel
Mappa dell'albergo



Per raggiungerlo, una volta arrivati in città,  basta prendere il tram 25 direttamente dalla pensilina dinanzi l'uscita della stazione dei treni e scendere alla fermata "2nd Vander Helstraat" che dista appena 5 minuti dall'albergo.

Un'altra possibilità è prendere il treno dall'aereoporto della città (Schiphol Airport) fino alla stazione del complesso espositivo RAI che dista solo 15 minuti a piedi dall'albergo.

amsterdam bicycle hotel
Stazione RAI

amsterdam bicycle hotel
RAI


Sistema molto valido quest'ultimo anche per il triste giorno del ritorno a casa che sarà perlomeno addolcito dalla facilità con cui vi ritroverete in breve tempo dal passeggiare lungo i bei canali a... fare l'immancabile check in!

Prenotando via internet è possibile anche aderire alla promozione che vi permette di avere inclusa con la notte una bellissima bicicletta gialla. Un mezzo Fantastico che ci ha permesso di visitare tanti bei posti compreso il bellissimo  museo di arte moderna"Stedelijk".

amsterdam bicycle hotel
Breakfast room

Albergo da consigliare assolutamente quindi, prima di tutto per la quiete e l'atmosfera amichevole dello Staff e di tutta la strada. Seconda di poi per la colazione abbondantissima  che vi permetterà di arrivare agilmente a mezza giornata nonostante i km di piste ciclabili affrontati!

amsterdam bicycle hotel
Placide Acque di Amsterdam





martedì 29 gennaio 2013

La voce della bici: Il campanello.

La voce degli oggetti è spesso un suono, un richiamo, l'azione stessa nel suo stesso uso ne provoca il ronzio, il tintinnio metallico o quant'altro.
Come se , pur senza volerlo, l'inventore che ne ha garantito l'esistenza, gli avesse anche donato una voce propria.


Il campanello della bici
Ciclo Officina di fine 800


Quale è, quindi, la voce della vostra bicicletta?
Non di certo il soffio provocato dal vento che s'impatta nella sua sagoma tubolare ne il ronzio dei pneumatici sull'asfalto. Silenziosa saetta di metallo difficilmente udibile dal pedone, quando ci si accorge di "lei" , spesso è già troppo tardi, nella più fortunata delle ipotesi è già divenuta un puntino lontano.

il campanello della bici
Ciclista metropolitano

Sempre più presente nelle strade di tutto il mondo, sebbene ci sia sempre stata, è il silenzio che la contraddistingue mentre scompare all'orizzonte.  Il suo passare inosservata, come spesso accade alle grandi idee, senza far rumore se non qualche lieve cigolio (facile da eliminare anch'esso con un po di olio sintetico) è la sua voce.

il campanello della bicicletta
Scivolando nel silenzio


Questo suo scivolare muta per le strade di cento, mille caotiche città è un chiaro segnale della sua vocazione, fin dalla nascita, alla celebrazione del pensiero e del sentire. Del sapere ascoltare quello che ci passa attorno. Nell'altrui rispetto e nel nostro, di conseguenza. Ma questo può essere anche un problema nel continuo zigzagare fra alberi, pali, e macchine in doppia sosta.

Il campanello della bici
Ciclisti in città


L'unico mezzo veramente efficace da usare per segnalare la nostra presenza all'ignaro pedone è da sempre il campanello. 

Il campanello della bici
In città


In base al codice della strada per poter circolare le biciclette devono essere obbligatoriamente dotate di campanello (oltre che di luci anteriori e catarifrangenti praticamente ovunque). Non è questo quindi , un accessorio, ma un obbligo. In Francia ormai da tempo le biciclette non possono neanche essere vendute se prive di esso.

Il campanello della bici
Campanello "Old School"


In commercio se ne possono comprare praticamente di tutti i tipi. Dai nostalgici in metallico alle più ardite trombe a soffietto. La tendenza in questo campo, come spesso succede, è quella di esagerare. Scopro così che in vendita si possono trovare anche delle vere e proprie sirene da montare sul manubrio, più utili a chiatte commerciali dirette verso il mare aperto che alle nostre biciclette nel traffico di tutti i giorni.


Il campanello della bicicletta
Il cannone di Navarone

il campanello della bici
Campanello elettrico

il campanello della bici
Tromba a soffietto



Guardando a nord, nei paese dove la mobilità su bicicletta è da sempre una realtà ho notato come quelli più diffusi siano poi quelli più semplici ed economici. Dal suono velocemente identificabile, pratico ed efficace come la bici stessa del resto. Un corpo unico , senza nessuna parte smontabile che a lungo andare tenderà sicuramente a "sparire nella notte" preda di misteriosi collezionisti o di semplici gazze ladre.


il campanello della bici
Campanello semplice e efficace


Per pochi euro l'efficenza è assicurata quindi. Se ne possono trovare un po di tutte le forme. Non date alibi ai detrattori delle biciclette, agite in sicurezza segnalando sempre la vostra presenza ad ogni cambio di direzione... buona pedalata! Dlin Dlin!


campanello per bicicletta
Una teiera sul manubrio



giovedì 24 gennaio 2013

Una telecamera a tutela del ciclista

Le feste di natale hanno portato a questo ciclista nominato Bici Brunello ricchi premi e cottilon. Sarà perchè celebre è la sua "bontà", sarà perchè nel muoversi e viaggiare cerca di privilegiare la sua amata bicicletta: la scelta più eco-sostenibile dopo il "camminare scalzi".

Ciclista Bici Brunello
Bici Brunello

Quali siano i reali motivi di tanta grazia quindi non li sappiamo, ma di certo c'è che sotto l'albero ho trovato tanti bei pacchetti graditi, uno fra tutti conteneva una bellissima telecamera Geonaute G-eye 720.


telecamera in mountain bike
Geonaute G-Eye 720


Questo bellissimo oggetto mi sta dando tante emozioni sia nelle discese nel bosco che sui terreni cittadini che amo attraversare , impavido, con la mia adorata mountain bike.

telecamera sul casco
Nefertiti, la mia amata 29er

I supporti con cui l'ho montata sul casco si adattano molto bene ad essere sistemati anche sul manubrio e su altri punti della bici rivelando una versatilità fantastica. Essa può dimostrarsi utile anche in altri campi, come nel registrare i soprusi subiti nel traffico cittadino, ogni giorno: piste ciclabili in eterna costruzione, macchine in divieto di sosta e comportamenti scorretti di automobilisti convinti di avere diritto di precedenza su ogni altro tipo di veicolo.

Telecamera sul casco
Telecamera sul casco


Alta è infatti la qualità di registrazione grazie all'obbiettivo che vi garantisce un bel fomato video TV PAL da 16/9 per oltre due ore di autonomia. Il largo campo a 130° offre una visuale sterminata che non può che travolgervi e sfidarvi a dare sempre di più, in totale libertà di movimento, oltretutto!  La telecamera comprende infatti anche un piccolo telecomando semplicissimo da usare che permette sia di scattare foto, sia di registrare i video.
Anche quando la telecamera si spegnerà da sola in modalità di risparmio energetico , basterà premere il pulsante rosso per rimetterla in azione.

Telecamera sul casco


La memoria di questo oggetto è affidata a delle micro SD estraibili , in vendita in qualsiasi negozio di elettronica per dieci venti euro a seconda dello spazio disponibile. La ricarica si effettua tramite computer o caricatore da comprare a parte.

la telecamera sul casco
Micro SD


Quello che mi ha stupito di più è il prezzo abbastanza contenuto di questo oggetto che si ispira a dei suoi noti predecessori ben più costosi. Con poco più di cento euro è possibile avere un occhio fisso sulla strada che si percorre.
Un occhio vigile che immagazzinerà le vostre acrobazie "per mantenervi in vita" nel traffico. Un efficace deterrente per chi vuole "carezzarvi" in folle corsa con la carrozzeria della sua puzzolente scatola metallica su quattro ruote.
Vi garantisco infatti che sono molte le macchine che , nel vedere stagliarsi sulla mia testa la sagoma di una telecamera, fanno ben attenzione a tenersi a giusta distanza.





Insieme alla telecamera sono in vendita a parte una serie di complementi ed accessori come un involucro per proteggerla dall'acqua e un piccolo monitor per visualizzare da subito le registrazioni.

la telecamera sul casco
Involucro per telecamera


Questi video potrebbero diventare reportage, segnalazioni di dieci, cento, mille sentinelle cittadine. Garanti della mobilità sostenibile, non più vittime ma attori in primo piano.. anzi: registi!